martedì 23 novembre 2010

Corrado Guzzanti, il genio.


Corrado Guzzanti a Vieni Via Con Me (22Nov2010)


Trascrizione delle battute:


Il Giornale replica a Saviano: la macchina del  fango non è quella che dici tu, è una macchina vera, l'abbiamo vista ad  Arcore, e si usa con una vasca e due lottatrici nude.
Anche Bossi telefona alla questura ma capiscono solo 'Mubarak'.
L'ira di Berlusconi contro Fini: 'Futuro e Libertà è un ossimoro!"... Scelga: o futuro per noi o libertà per loro.
Su alcuni manifesti del Pd compare Bersani con una foto in bianco e nero, ma il fotografo giura che la pellicola era a colori! 

Si chiede a Masi se pensa che sarebbe giusto privatizzare la Rai risponde: 'Un'altra volta?'
Il Pdl apre a una modifica della legge elettorale: se i cittadini  vorranno aggiungere a margine una preferenza, la scheda non sarà invalidata.
Rutelli va a un incontro con Fini e Casini. Gli danno l'indirizzo sbagliato.
Dubbi sulle elezioni regionali: tra le tante firme raccolte a sostegno della lista Formigoni compare quella di Michael Jackson. 

Nelle scuole italiane non c'è carta igienica, il ministro Gelmini prega le mamme di mandare i bambini a scuola già defecati.
Berlusconi corrompe dei senatori. 'Mi hanno detto che erano maggiorenni'.
Maroni vuole costringere le donne islamiche, per farsi riconoscere, a  togliere il velo. Berlusconi, per lo stesso motivo, le mutande.
Scenata del ministro Bondi in un museo: dei vandali hanno squarciato un quadro di Fontana. 

Torna Pannella con un nuovo digiuno... Ma ormai quando arriva la fine del mese la concorrenza è spietata.
Sulle emergenze il governo si confonde, butta i manifestanti abruzzesi  in una discarica e picchia a sangue i sacchi della mondezza. 

Berlusconi: "Scopo tutto il giorno, vi dà così fastidio se la sera lavoro un'oretta?"
Anche il ministro Brunetta indagato per gli scandali sessuali: rinvenuto lo sgabello. 
Fini ha compiuto la sua parabola: era fascista, è stato postfascista, ora tornando al futurismo, è pre-fascista.
Il Pd è il primo partito in Italia a usare le primarie e il primo partito al mondo che le perde.
Il Papa condona l'uso del preservativo per certi casi particolari: ci sono delle notti in cui fa veramente freddo...
Un preservativo condonato si chiama Condon
L'anomalia storica della Fiat, gli italiani da sempre gli pagano le macchine ma poi non le comprano.
La strategia di Tremonti per la crisi: prima risaniamo i conti e poi vediamo chi è rimasto vivo.
Il governo dei fatti: catturato il pusher.
Polemica contro la comunità europea: il ministro Gelmini propone di lasciare i crocefissi e togliere le scuole.
Università italiana. La Gelmini vuole aiutare la ricerca: 'Provate tutti a fare il percorso all'indietro'
La fuga dei cervelli all'estero: Gasparri si scorda il corpo qui.
Il governo di Berlusconi dà nuovi fondi alle scuole private cattoliche  in cambio ha un bonus per altri tre scandali e bestemmia libera fino al  2012...
Il Papa attacca i laici poi si scusa: avevo capito l'Ici!
Il Partito Democratico propone la sua legge elettorale: alla francese,  con sbarramento tedesco a due turni e supercazzola all'australiana come  fosse antàni.
La camorra contro Saviano: "La scorta ci impedisce un contraddittorio".
La Lega telefona alla 'ndrangheta: Ma ci cercavate per qualcosa? 
Calderoli è stufo delle polemiche e invade la Polonia.
Non abbiamo fatto la fine della Grecia, non abbiamo fatto la fine del  Portogallo e dell'Irlanda, speriamo di non fare la fine dell'Italia...




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lunedì 2 agosto 2010

Voi passerete, la rete resterà.


Guido Scorza sul comma ammazza-Blog



Questo manipolo di censurati ha solo due cose per la mente: un obiettivo ed una ossessione.

L’obiettivo, per niente celato, è quello di assicurare un’esistenza confortevole ai propri affiliati, all’uopo può essere d’aiuto il sollevarli, ex lege, ab lege, con tutto ciò che ne consegue e che ormai anche le pietre conoscono nonostante Menzognini e accoliti.

L’ossessione invece è la rete. La devono insabbiare. Letteralmente ammattiscono all’idea che qualcuno possa essere al corrente e addirittura far conoscere agli altri ciò che tramano e realizzano.

Diamine questi invasati sfornano proposte anti internet con una veemenza legiferativa che sconcerta il mondo intero Cina compresa. Un parziale ma paradigmatico elenco di bordate-porcate è consultabile qui da beppe. L’ultima vigliaccata, l’obbligo di rettifica entro 48 ore è solo l’ennesimo chiodo apposto alla bara preparata per sigillarci dentro il cadavere della democrazia.

Siamo in guerra ragazzi, questa è guerra dichiarata: la guerra non è solo violenza fisica, contatto corporeo o spargimento di sangue a seguito di conflitto a fuoco o arma da taglio. Dichiarazione ufficiale di guerra è anche la concreta minaccia della privazione della libertà d’espressione del proprio pensiero. Siamo stati chiamati a difenderci da questi assalti alla dignità, conquistata col sangue (questo si reale, rosso, fiottante) dei nostri predecessori che non si sono risparmiati nell’anima, nella mente e nel corpo mortale.

Per cosa lottiamo noi oggi, per cosa ci accapigliamo e ci stracciamo le vesti? Per la Nazionale di calcio? Per l’i-pad?

Malauguratamente siamo un paese che ha bisogno di eroi.

Sii un eroe: indignati, parla, scrivi, combatti.


SEGNALAZIONI DALLA RETE sull'argomento:.

1] dal blog di Byoblu (visita)
2] dal blog di Guido Scorza (leggi)
3] dal blog di Alessandro Gilioli (leggi)
4] petizione sul sito valigiablu.it (aderisci, leggi)
5]
il gruppo "SALVA i BLOG" su facebook (link)


lunedì 12 luglio 2010

Lettera per Silvio da un'italiana incazzata


By Nicky Maddalena Revelli

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venerdì 18 giugno 2010

La caccia al tesoro di Luttazzi


La video-inchiesta su Daniele Luttazzi

Replica ufficiale di Luttazzi: "il video in questione è diffamatorio.
Infatti non scopre nulla che io non abbia già detto da anni"

I monologhi e i libri di Luttazzi sono pieni di _ _ _ _ _ _ .
La parola inseritela voi al termine della visione del video e dopo esservi documentati sul tema, potete scegliere tra: “copiature” o “citazioni”.
Da anni Daniele Luttazzi porta avanti quella che lui chiama “la caccia al tesoro”, ovvero la disseminazione nei suoi spettacoli di citazioni di grandi comici e autori sia stranieri che italiani.
Luttazzi è un grandissimo studioso della satira e delle tecniche per far ridere e a giudicare dall’elenco lunghissimo di autori citati che lui stesso pubblica sul proprio blog (link) vengono da pensare due cose: uno che indubbiamente l’artista nostrano si dia un gran da fare per documentarsi e due che data la vastità del materiale, citazione su citazione una bella fetta del suo spettacolo è già scritto!

Sul suo blog si legge “Il campo di Luttazzi è minato. Occorre competenza per attraversarlo indenni.” Questa frase un po’ snob spacca in due il proprio pubblico : colloca da una parte “un circolo di eletti” , colti e appassionati di satira come lui che riconoscono la battuta come precedentemente scritta da un altro autore, mentre pone dall’altra il pubblico caciarone, naif, che ride ma ignora la principale sorgente ispiratrice di tale genialità.

Ecco che ascoltando o leggendo Luttazzi si può ridere consapevoli o meno di tale ricercatissima costruzione della presentazione. Una satira che talvolta può essere definita persino iperrealista, data la pressoché semplice ed impersonale traslazione in italiano di frasi o battute di autori stranieri.

Luttazzi spiega che è arrivato ad usare questo stratagemma in seguito al problema giudiziario rappresentato dal processo Tamaro che risale al 1995, sebbene alcuni eletti riconoscano citazioni risalenti a prima di questo periodo. Ciò che più lascia perplessi è l’enorme quantità di citazioni che Luttazzi adopera, un elenco esaustivo lo trovate a questo link.

D’ora in poi quando guarderete un suo spettacolo vi verrà sempre il dubbio: ma l’avrà scritta lui o starà citando? Per quanto ci riguarda, il dubbio ci sorgerà è vero, ma lascerà ben presto il posto alla risata, colta o naif che sia.

Guardate il video, fatevi due (nel senso di doppie) risate e inserite la parola nella prima frase.



SEGNALAZIONI DALLA RETE sull'argomento:.

1] il blog- inchiesta da cui é nato il video (visita)
2] Luttazzi giustifica la sua correttezza (articolo 1, 2, 3, 4, 5)
3] Intervista di Luttazzi a "IlFattoQuotidiano" (leggi)
4] Articolo de LaRepubblica (leggi)
5]
Articolo del CorSera (leggi)


venerdì 15 gennaio 2010

In arrivo due de-cretini contro la tecnologia.


video caricato da BYOBLU.com

Nel giro di poche ore sono uscite in rete due novità preoccupanti dal fronte governativo: una dal Ministero allo Sviluppo Economico e l'altra dal Ministero dei Beni Culturali, ma vediamo meglio di cosa si tratta.

1) DECRETO ROMANI (sulla trasmissione di contenuti audio-video).
Con questo provvedimento, oltre che danneggiare Sky per riduzione dei tempi pubblicitari, il Governo vuole sostanzialmente equiparare Internet alla classica TV: impone dunque l'obbligo per chiunque faccia web-tv di chiedere l’autorizzazione al ministero e di sottostare ad una montagna di altri obblighi burocratici.
L'aspetto più grave, come ben spiegato nel blog di Alessandro Giglioli, è il desiderio di controllo politico dell’informazione. Siccome sempre più cittadini tendono ad informarsi attraverso i contenuti di video e di testo che girano liquidamente dai blog ai social network, e tutto questo non è controllabile, bisogna disincentivare il più possibile la produzione e la circolazione di video indipendenti, sicché si impongono non solo registrazioni di testate, ma anche punizioni per eventuali violazioni di copyright e obblighi di rettifica.



Giulietti e Gentiloni spiegano il decreto


2) DECRETO BONDI (compenso per copia privata).
Il decreto firmato dal ministro Sandro Bondi aggiorna ed estende, a livelli inauditi in Europa, il cosiddetto "equo compenso": una somma che i produttori di beni tecnologici devono versare a Siae, a "compenso" della copia privata, cioè del fatto che l'utente può usare quelle tecnologie per fare una (legittima) copia personale di cd e film acquistati. Finora però l'equo compenso è gravato solo su supporti (cd, dvd) e su masterizzatori. Adesso viene esteso a tutti i prodotti dotati di memoria come hard disk, lettori multimediali portatili, chiavette usb e telefonini! Un bel colpo, per Siae: "Dall'equo compenso finora ha ricavato circa 70 milioni di euro. Dal 2010 passerà a circa 300 milioni, secondo stime di Confindustria e Assinform", dice Guido Scorza, avvocato tra i massimi esperti di copyright e hi-tech. Prevedibile che i produttori di hardware vorranno scaricare questa 'tassa' sui consumatori, almeno in parte, come del resto è avvenuto con Cd e Dvd. (fonte notizia).

Per avere qualche numero su questa "tassa" sulla tecnologia cliccate qui.

PS: lo dicevo io che Bondi è un comunista (video)



Servizio di Altroconsumo (ass. consumatori)


SEGNALAZIONI DALLA RETE sull'argomento:.

1] Comunicato del Ministero (link)
2] Articolo di Guido Scorza (blog)
3] La denuncia di Altroconsumo (link)
4] SIAE: l'equo compenso non è una tassa (leggi)

giovedì 3 dicembre 2009

Cantiere finanziara: aggiornamenti sui lavori



Nel cantiere finanziaria fervono i lavori...
Cercando di districarci tra grandi fratelli, trans-formers, video-tappi e quant’altro notiziumine di indubbia qualità e utilità, andiamo a caccia di info sulla prossima finanziaria, l’aggiornamento più interessante lo riporta l’ansa:

FINANZIARIA: STOP A 12 EMENDAMENTI. Primo stop per il governo in commissione Bilancio alla Camera sulla Finanziaria: 12 su 14 emendamenti del pacchetto a firma dell'Esecutivo rimangono impigliati nelle maglie dell'inammissibilità, fra questi vi è la norma che riguarda la questione prezzo dei farmaci e le quote di spettanza sul prezzo di vendita. A sopravvivere sono solo il finanziamento per il turn over dei Vigili del fuoco, le misure pro-Abruzzo, gli sgravi fiscali per le banche.
Saltano invece, almeno per il momento, i tagli ai consiglieri comunali e regionali ma anche al tetto degli stipendi per quelli regionali e la ripartizione delle risorse dello scudo fiscale.

poi ancora dal sito dire.it:
Tra gli emendamenti del governo alla Finanziaria bocciati dalla commissione Bilancio della Camera, oltre a quelli sul Codice delle autonomie e sulla ripartizione dei proventi derivanti dallo scudo fiscale, ci sono anche le zone franche urbane, le risorse per il turismo a valere sui fondi Fas, le disposizioni sulla privatizzazione della Tirrenia. Poi ci sono emendamenti considerati parzialmente inammissibili (vale a dire bocciati a metà): si tratta della norma sul dissesto idrogeologico (salvo lo stanziamento da 1 miliardo di euro, inammissibili le disposizioni sulla nomina di commissari e sui nuovi incarichi dirigenziali) Non passa il vaglio di ammissibilità della commissione Bilancio della Camera anche il 60% dei circa 2.400 emendamenti alla manovra presentati dai singoli parlamentari. Lo riferisce il relatore al Bilancio, Giuseppe Marinello.

sshh... non parlatene in giro...

giovedì 12 novembre 2009

I media stanno male: hanno l'influenza suina!


Puntata di Exit (La7) su influenza suina

Troppo e male si è già detto relativamente all’influenza causata dal ceppo virale H1N1. La dannosa disinformazione ha prodotto i suoi soliti frutti: confusione, annebbiamento mentale, paura e conseguente incapacità di prendere decisioni.
Evitiamo in questa sede approfondimenti scientifici relativi alle caratteristiche dei virus influenzali e concentriamoci sui freddi dati epidemiologici, soffermandoci successivamente su alcuni aspetti utili come spunto di riflessione.

Dati del Ministero Salute su Influenza A/H1N1. (Il punto della situazione al 15 novembre 2009):

1. Sono state vaccinate al 13 novembre circa 150.000 persone

2. Percentuale di vittime in rapporto al totale dei malati di nuova influenza A: 0,0033 %

3. Totale vittime correlate alla nuova influenza A: 53

4. Casi che necessitano di assistenza respiratoria: 167.


Il dato significativo è indicato al punto 2: la percentuale di mortalità è dello: 0,0033 % ed è questa la differenza più importante tra le due patologie, perché l’influenza stagionale manifesta una percentuale di vittime in rapporto agli ammalati nettamente SUPERIORE all’influenza A (pandemica). E’ un dato estremamente significativo questo, pensateci bene: l’influenza A non solo non è più “grave” della stagionale, non solo non è “uguale” ma è nettamente meno rischiosa in termini di mortalità. Già questo dovrebbe bastare per mettere a tacere definitivamente la schizofrenica telecronaca dei decessi giornalieri correlabili all’ H1N1. L’anno scorso in Italia sono decedute circa 8500 persone colpite dall’influenza stagionale, quindi considerando un periodo compreso tra ottobre e marzo significa che i telegiornali dell’epoca avrebbero potuto dare la notizia di circa 45 morti ogni giorno.
C’è bisogno di aggiungere altro? Si.
Purtroppo moriranno altre persone affette dal virus H1N1, lo sappiamo già, è del tutto inutile continuare ad elencare i nomi e la località geografica di appartenenza delle vittime. Ma perché nessuno parla delle vittime dell’influenza stagionale, che pure ci sono?
Perché forse ora l'interesse è concentrato a convincere, con il bombardamento mediatico, più persone possibili alla vaccinazione contro il nuovo virus? Il sospetto è legittimo. Sulla sicurezza della vaccinazione ci sono dei dubbi, confermati anche dalla bassa percentuale di medici che vi hanno aderito (cosa che, per la verità, succede spesso anche con il vaccino per l'influenza stagionale).

Il Governo mette a disposizione dosi di vaccino H1N1, oltre al personale sanitario e dei servizi essenziali, per le principali categorie a rischio (link):
- le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza
- le persone di età compresa tra più di 6 mesi e i 17 anni con malattie croniche
- i bambini tra i 6 e i 24 mesi nati pretermine
- gli adulti di età inferiore ai 65 anni con malattie croniche
- personale sanitario e dei servizi essenziali

Lo Stato Italiano ha commissionato la fornitura del vaccino contro l'influenza pandemica alla multinazionale svizzera Novartis e il nome commerciale del prodotto è FOCETRIA (caratteristiche del vaccino).
Tralasciando i 'dubbi' espressi dalla Corte dei Conti su questo contratto di fornitura tra il Ministero e la multinazionale svizzera (news 1, news 2, delibera) vogliamo soffermarci sui dubbi sollevati relativamente a due componenti del vaccino, in particolare: lo squalene (presente nell'adiuvante (MF59C.1) e il Thiomersal (eccipiente, ma presente solo nel flaconcino multidose).
Per quanto riguarda entrambi questi composti troverete sia in rete che in letteratura numerosi riferimenti sia positivi che negativi. I dubbi sul Thiomersal, presente nel flaconcino multidose di Focetria in qualità di conservante, sono relativi al fatto che si tratta di una fonte di mercurio e come tale, potenzialmente tossica (LINK1 , LINK 2).
Per quanto riguarda lo Squalene invece, le perplessità sono dovute non alla sostanza in sè, già presente nell’organismo umano in quanto sintetizzata nell’ambito di alcune reazioni metaboliche, ma alla modalità di somministrazione la quale, secondo alcuni, provocherebbe l’attivazione della risposta immunitaria proprio nei confronti di tutto lo squalene circolante nel corpo umano, determinando quindi una risposta autoimmune.
Questa tesi non trova la conferma della maggior parte degli immunologi “ufficiali”, secondo i quali la somministrazione iniettiva di squalene avrebbe si un effetto irritativo transitorio provocante la chemiotassi leucocitaria (l’avvicinamento dei globuli bianchi al sito di inoculo -> da cui l’uso come adiuvante nel vaccino appunto) ma solamente nell’ambito di una risposta aspecifica e transitoria e non autoimmunitaria permanente. Lo squalene quindi ufficialmente si comporterebbe come un semplice “strillone” per attirare più cellule e più in fretta al sito di iniezione.
Anche l'OMS ribadisce che le preoccupazioni sull'ipotesi che lo squalene contenuto nei vaccini possa indurre anticorpi anti-squalene siano infondate (link).
Per i detrattori invece, tra cui molti medici e esperti, l’iniezione intramuscolare di squalene sarebbe alla base addirittura della Sindrome del Golfo (link 1, link 2) e di altre gravi patologie a carico prevalentemente del sistema nervoso.
Ricordiamo che l'uso dello Squalene nei vaccini non è stato ancora approvato negli Stati Uniti, infatti non é presente nella versione americana del vaccino contro l'influenza pandemica (link).

Spiace deludere se qualcuno ancora lo pensava ma appare evidente che la materia medica in tutte le sue varie branche non possa, perlomeno nel 2009, essere considerata una scienza esatta e le risposte dissonanti si moltiplicano anche attorno ad una domanda apparentemente banale come questa: iniettare dello squalene per via intramuscolare fa male o no?
In tutto questo la solita informazione ci fa la sua classica pessima figura pigiando il pedale dell’acceleratore sul sensazionalismo della conta dei morti piuttosto che porsi come punto di snodo ambiverso in modo tale da inoltrare i dubbi e le domande agli esperti e le risposte e le precisazioni ai profani, e non viceversa.





SEGNALAZIONI DALLA RETE sull'argomento:.

1] Tutti i dati ufficiali dal sito Ministero (link)
2] Rete Italiana Sorvegliana Influenza: influnet (sito)
3] Intervista a Wayne Madsen, giornalista investigativo: (LINK)
4] Intervista a Jane Burgermeister, giornalista austriaca che ha denunciato l'OMS e le Nazioni Unite in merito alla diffusione del virus H1N1 e al rilascio del relativo vaccino: (ASCOLTA)
5] Scenari (trasmissione tv) sull'affare influenza A : (GUARDA)
6] L'agenzia del Farmaco sugli effetti avversi del vaccino : (leggi)


mercoledì 21 ottobre 2009

Posti fissi e posti falsi.

L’inaspettata sortita di Giulio Tremonti ha colto in contropiede un po’ tutti, l’elogio del posto di lavoro fisso, da parte di un ministro dell’economia di area di centrodestra appoggiato dagli industriali, è un evento che va analizzato bene alla luce degli scenari attuali e di quelli che si profilano all’orizzonte.
La discesa in campo di Luca Cordero di Montezemolo con la sua fondazione Italia Futura, il rinnovato fermento all’interno del PD(?) , la continua ascesa del gradimento dell’IDV ed il tremendo malumore che sta montando nel mondo della scuola non hanno lasciato indifferente la compagine Berlusconiana, ben lungi dal voler ancora imboccare la via dello smobilitamento generale. Sebbene a tutti, in tutto il mondo, paia evidente che il Berlusconismo abbia già da un pezzo oltrepassato il giro di boa, non si affievolisce la potenza e la malignità delle manovre politiche ingegnate dall’attuale squadra esecutiva.
Quella volpe di Cordero sa bene che in Italia, al momento attuale non esista un altro personaggio che abbia il carisma e la capacità di coagulare attorno a sé lo stesso consenso di Silvio, che è tale da trascendere addirittura i suoi innumerevoli impicci giudiziari.
"Poniamoci una domanda molto semplice: come immaginiamo l'Italia tra 5 anni?" Vogliamo riflettere in piena libertà sul futuro che attende l'Italia di qui a 5 anni, quello che vedremo noi e quello che vivranno i nostri figli", Esordisce Luca e contiunua: 'L'Italia è un paese bloccato. Muoviamoci!'.
L’aver varato tale fondazione presentandola come una semplice fucina d’idee e non già un terzo polo politico lo pone, momentaneamente, al riparo da attacchi diretti ma ovviamente ciò non esclude che dagli altri fronti si comincino ad intraprendere le necessarie contromisure. Ed eccoti accontentato Luca: qualcuno inizia a muoversi.
In un periodo di gravi incertezze sul futuro e sul nostro orizzonte lavorativo, in questa lunga e drammatica fase di continua perdita del potere d’acquisto, delle garanzie sul lavoro (a tal proposito basta andare a studiare gli ultimi rinnovi contrattuali di ogni settore per scoprirne delle brutte un po’ ovunque), del valore della pensione e delle rendite sui risparmi, quale altro slogan poteva avere un impatto mediatico migliore di “noi siamo per il posto fisso”?
Probabilmente nessuno.
E questo è uno slogan dalla portata devastante poiché diretto precisamente ai giovani 25-45, ovvero la fascia di coloro che in questo momento rispondono a 2 importanti caratteristiche: 1 la sempre maggior crescente abitudine ad attingere le notizie via web bypassando i canali propagandistici e 2 un’altissima probabilità di essere o di andare incontro ad un impegno lavorativo di tipo precario.
Cosa hanno in comune questi 2 aspetti? E’ presto detto: la maggior parte di coloro che si informano via web ha da tempo capito che la deriva precarizzatrice non potrà essere assolutamente arginata da un esecutivo che scambia occhiolini di continuo con la confindustria, autentico generatore di insicurezza e serbatoio di continue subdole proposte di moderna schiavizzazione del dipendente. L’unica possibile speranza -parliamo sempre di speranza in questo paese, mai di alternativa concreta- sarebbe in un movimento politico più vicino al lavoratore dipendente, meglio apparentato con i sindacati e meno ostaggio del voto degli industriali duri e puri.
Con questa mossa Tremonti e Berlusconi si impongono come i promotori del posto fisso cercando di illuminare con un’illusorio fuoco d’artificio il buio della notte in cui versa il futuro dei giovani, sventolando un vessillo di speranza la cui reale applicazione equivarrebbe alla vincita al superenalotto nei sogni di chi oggi, laureato con 110 e lode lavora 4 ore al giorno senza garanzie, senza qualifiche, senza contributi, senza felicità.
Una sparata dall’effetto di una bomba, che ha scavalcato a sinistra il PD, che ha immediatamente somministrato la prima purga alla fondazione montezemoliana e che ha suscitato l’immediata reazione (vera? Credibile?) di Emma Marcegaglia la quale deve aver ricevuto nella notte non meno di un milione di telefonate che l’hanno costretta al duro comunicato di facciata, comunicato che, in realtà ha un duplice scopo: tranquillizzare quei pochi padroncini che ancora non hanno capito e che per 24 ore hanno sudato freddo, ma soprattutto per illudere il fesso popolino che: “Oh, ma se la Marcegaglia si è incacchiata, vuol dire che questi fanno sul serio! W il posto fisso, w Tremonti!”
Non ascoltare le sirene Ulisse, la tua Odissea continua, e ricordati che l’unico posto fisso è quello da onorevole.

mercoledì 14 ottobre 2009

I miglioristi. Questi sconosciuti

All'interno del PCI
nacque una corrente politica chiamata migliorismo. Nata con l'idea di contrastare il capitalismo con metodi meno conflittuali, rispetto all'impronta del classica e a volte anacronistica del PCI, questo movimento si avvicina ben presto alle aree più "moderate" della sinistra italiana ed in particolar modo al PSI di Bettino Craxi.

Questa corrente contrastò da subito la linea politica di Berlinguer contestandogli soprattutto la dura posizione ideologica del leader del PCI nei confronti della linea politica di certa classe dirigente che sfociò con la campagna sulla Questione morale, incentrata sulla moralità in politica e contraria specialmente al Psi e Bettino Craxi. I miglioristi dunque furono gli interlocutori privilegiati di Craxi, prima e dopo la sua azione di governo, e probabilmente Bettino stesso se ne servì per contrastare l'azione di Berlinguer all'interno del PCI.

I legami con i socialisti Craxiani possono spiegarci alcune cose:

Innanzitutto perché durante Tangentopoli la maggior parte degli esponenti miglioristi del PDS (essendoci stata la cd "svolta della bolognina" che nel 1991 trasformò appunto il PCI in PDS) prima criticarono la scelta di Achille Occhetto di appoggiare la magistratura che indagava sulle magagne e i grossi giri di tangenti all'interno della politica (già si parlava di giustizialisti) e soprattutto tra i maggiori esponenti del PDS milanesi ci furono indagati e condannati nell'ambito dell'inchiesta di "Mani Pulite" (link di approfondimento).

La corrente migliorista è stata guidata a metà degli anni '80 dall'attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo stesso che presiedette, nel 1995, l'improduttiva Commissione speciale per il riordino televisivo -link (Sulla questione del "baratto" tra PCI e Berlusconi vedi il nostro post precedente "il conflitto degli interessati").

Altro tassello importante, che lascia perlomeno dei grossi dubbi sul ruolo che ha avuto questa corrente migliorista nelle recente storia d'Italia fino ai giorni nostri, è il giornale Il Moderno. Questa appunto era la rivista del movimento ma sapete da chi era finanziata? Aprite bene gli occhi: da Silvio Berlusconi e da Salvatore Ligresti! link

Attualmente tra gli esponenti di "opposizione" ci sono dunque alcuni miglioristi o filo-miglioristi che hanno fatto strada e continuano ad occupare posti di potere, ed hanno sempre una visione pacata del concetto di opposizione nei confronti di Berlusconi. Oltre al Presidente Napolitano c'è infatti Piero Fassino, inoltre il giornale di Polito "Il Riformista" è considerato vicino a quest'area che a sua volta è molto vicino all'area D'Alemiana.

In fatto di liaison con l'area Berlusconiana é utile ricordare che furono miglioristi anche Sandro Bondi (proprio lui che ora odia i comunisti) e Lodovico Festa (che dirigeva il Moderno).

Se per 15 anni l'opposizione non ha fatto niente di concreto per contrastare questa deriva e anzi sembra quasi l'assicurazione sulla vita (politica) di Mister B. ci potrà essere qualche collegamento con questo movimento e con la sua evoluzione?




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martedì 13 ottobre 2009

INPS: Assegnazione di caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) ai cittadini



Pubblichiamo integralmente la comunicazione relativa all'introduzione della PEC da parte dell'INPS. Si tratta di una novità importante benchè le modalità di attuazione appaiano un pò troppo farraginose.


OGGETTO:
Assegnazione di caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) ai cittadini

Com’è noto, con la circolare n. 72 del 26 giugno 2009 “Disciplina degli strumenti di comunicazione con l’utenza”, è stata dettata una prima regolamentazione per l’utilizzo delle nuove tecnologie multicanale al fine di semplificare le modalità di interazione con l’utenza e promuovere l’uso della posta elettronica quale canale privilegiato di contatto fra i cittadini e le strutture periferiche dell’Istituto.
A tal fine, sono state istituite per le Direzioni Regionali, Provinciali, Subprovinciali e per le Agenzie, apposite caselle di posta elettronica standardizzate per processo/funzione, da utilizzarsi sempre, in sostituzione di quelle personali nei rapporti con l’utenza; unitamente a tali caselle di posta elettronica sono stati pubblicati sul sito internet dell’Istituto anche gli indirizzi di Posta Elettronica Certificata (di seguito PEC) delle strutture INPS, già attivati da marzo 2007.

La PEC è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento.
Grazie alla PEC l’interazione tra i cittadini, le istituzioni e le imprese diventa più agevole. Con il nuovo strumento:
· è l’informazione che si muove e raggiunge il cittadino, non viceversa
· la Pubblica Amministrazione ha il dovere di rispondere al cittadino in tempi certi, utilizzando a sua volta esclusivamente la PEC.

In attuazione del comma 5 dell'articolo 16-bis, del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in Legge 29 gennaio 2009, n. 2, in base al quale
· ai cittadini che ne fanno richiesta è attribuita una casella di posta elettronica certificata
· l'utilizzo della posta elettronica certificata avviene ai sensi degli articoli 6 e 48 del Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005, con effetto equivalente, ove necessario, alla notificazione per mezzo della posta.
l’INPS, dando seguito al protocollo d’intesa stipulato in data 30/09/2009 con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, provvede ad assegnare ai cittadini che ne faranno richiesta un indirizzo PEC.
Le modalità di richiesta/attivazione della casella PEC, da parte del Cittadino, sono specificate nel DPCM del 6 maggio 2009, ossia il cittadino può effettuare la richiesta on-line tramite il sito dell’INPS e dovrà successivamente recarsi in sede per il riconoscimento.
Il riconoscimento in sede verrà effettuato dagli stessi operatori che attualmente rilasciano il PIN (messaggio hermes n.ro 593 del 04/10/2001 della 0040 D.C.S.I.T.) e la procedura di richiesta/attivazione della casella PEC è presente all’interno della stessa utilizzata per il Rilascio del PIN.
I passi operativi cui bisognerà attenersi sono i seguenti:
· accesso alla intranet INPS (http://intranet.inps)
· nel menu Servizi, scegliere Gestione e assistenza sui servizi Internet
· nel riquadro “Gestione PIN per i servizi internet” attivare la procedura Assegnazione PIN per utenti Internet
· accedere alla nuova funzioneAttivazione casella PEC

La richiesta/attivazione della casella PEC è subordinata ad alcuni prerequisiti:
i. cittadino italiano e residente in Italia
ii. essere maggiorenne
iii. essere in possesso del Pin per l'accesso ai Servizi OnLine del Cittadino sul portale dell'Istituto
iv. riconoscimento "de visu" del cittadino da parte della struttura territoriale INPS, come previsto dal DPCM 6 maggio 2009

I flussi operativi cui dovrà attenersi il personale delle sedi, per la richiesta/attivazione della casella PEC sono i 4 sotto riportati e fanno riferimento, ove necessario, all’uso della funzione “Attivazione casella PEC” nella procedura sopra citata:

A) il Cittadino effettua la richiesta sul portale dell'INPS ed è stato già riconosciuto in sede all’atto del Rilascio del PIN.
La creazione della Casella PEC avviene automaticamente dopo la richiesta. In questo caso il flusso non coinvolge direttamente la sede INPS, in quanto il riconoscimento “de visu”, previsto dal DPCM 6 maggio 2009, è già stato effettuato all’atto del Rilascio del PIN per i servizi OnLine del portale INPS.

B) il Cittadino effettua la richiesta sul portale dell'INPS e si reca presso la sede INPS per il riconoscimento.
In questo caso il personale di sede dovrà operare nel seguente modo:
1. richiedere il modulo firmato, rilasciato dall'applicazione all'atto della richiesta; tale modulo potrà essere stato prestampato dal cittadino al completamento della richiesta on-line, ovvero l’operatore provvederà a stamparlo per conto del cittadino nel caso ne fosse sprovvisto;
2. ricercare e visualizzare tramite la procedura la richiesta effettuata onLine dal Cittadino, inserendo il codice fiscale, verificandolo con la tessera sanitaria in possesso del Cittadino, e con il codice richiesta presente sul modulo di cui al punto 1;
3. verificare che il documento di riconoscimento presentato dal Cittadino coincida con quello immesso all'atto dalla richiesta; se tale documento fosse scaduto e/o il Cittadino presenti un altro documento di riconoscimento valido, inserire gli estremi del nuovo documento di riconoscimento nella richiesta, sostituendo quelli già presenti;
4. effettuare fotocopia del tesserino del codice fiscale e del documento di riconoscimento, mettendoli agli atti insieme al modulo firmato di cui al punto 1;
5. eventualmente acquisire elettronicamente i documenti presentati e allegarli alla richiesta;
6. confermare l'attivazione della casella PEC, se soddisfatti i prerequisiti di cui sopra. Nota: non è necessario verificare il prerequisito iii. (il possesso del Pin), in quanto in questo caso il Cittadino è già in possesso del Pin, avendo effettuato la richiesta tramite i Servizi OnLine del Portale INPS.

C) il Cittadino si reca in sede per la contestuale richiesta e attivazione della casella PEC
In questo caso il personale di Sede dovrà operare nel seguente modo:
1. verificare, tramite i documenti di riconoscimento i prerequisiti i. e ii. precedenti;
2. verificare il possesso del Pin da parte del Cittadino.
Se in possesso del PIN
a. tramite l'applicazione, compilare la richiesta per conto del Cittadino;
b. stampare il modulo e farlo sottoscrivere al Cittadino;
c. eseguire i punti 2., 4., 5. e 6. del flusso precedente A).
Se NON in possesso
d. effettuare il Rilascio del PIN, tramite l'apposita procedura;
e. effettuare copia del tesserino del codice fiscale e del documento di riconoscimento, mettendoli agli atti;
f. compilare la domanda di richiesta della casella PEC seguendo il flusso sopra riportato “Se in possesso del PIN”, oppure invitare il Cittadino ad effettuare la richiesta tramite i Servizi OnLine del Portale INPS, informandolo che non dovrà recarsi presso una sede INPS per l'attivazione della casella PEC, in quanto questa verrà attivata automaticamente dopo la richiesta on-line, essendo già avvenuto il riconoscimento.

D) il Cittadino si reca in sede per la sola Richiesta del PIN
1. prospettare al Cittadino la possibilità di avere anche una casella PEC e le modalità di richiesta della medesima (si veda flusso C)).


A tale proposito è opportuno ricordare che, come già specificato nella citata Circolare n.72 del 26 maggio 2009, i responsabili delle strutture sono tenuti alla tempestiva lettura dei messaggi PEC ed in ogni caso a garantire giornalmente la presa visione di tali messaggi.

Il sistema PEC provvede comunque a notificare la ricezione del nuovo messaggio al Direttore della struttura e ai Responsabili dei Processi ogni 24 ore, fin quando lo stesso non sarà letto.

La notifica ai Responsabili dei Processi, in caso di mancata lettura da parte del Direttore entro le 24 ore, avverrà indipendentemente dal fatto che questi ultimi siano stati o meno delegati all'accesso alla casella PEC.

Infine, sempre allo scopo di consentire il monitoraggio e il presidio della suddetta casella, si ricorda che il messaggio di posta certificata viene automaticamente protocollato in entrata presso l’Area Omogenea Organizzativa di riferimento, con voce di titolario 800.020-Posta Elettronica Certificata, per cui si rende necessario monitorare giornalmente l'arrivo di documentazione tramite il protocollo informatico e/o GDP, nonché assegnare al messaggio la corretta voce di titolario e/o il referente/processo di competenza.