Nell'odierno concetto di "democrazia" è normale credere che questo modello, su cui apparentemente convergono i valori principali che mettono al centro di tutto l'individuo, sia perfettibile ma difficilmente superabile.
Alcune teorie del passato possono sorprendentemente ritornare ad essere molto attuali. Una di queste è quella di uno storico greco vissuto nel II Secolo A.C. di nome Polibio.
Costui era profondo conoscitore della politica greca, nonché appassionato di quella romana da cui prende spunto per elaborare la c.d. teoria dell'anaciclosi.
In questa analisi Polibio ipotizzò l’esistenza di un ciclo, alla stregua di un ciclo biologico, che alterna i vari tipi di sistemi politici. Egli divide le strutture politiche in 3 positive, ossia Monarchia, Aristocrazia e Democrazia, e in 3 negative, quali, Tirannia, Oligarchia e Oclocrazia. La teoria riprende anche il principio di decadimento in base al quale ogni cosa prodotta dall’uomo è destinata a degenerare. Quindi ogni sistema politico è destinato a svilupparsi, evolversi, a degenerare e ad essere superato, finché il ciclo non ricomincerà.
Ogni sistema positivo degenerandosi si trasforma in uno negativo, quindi la Monarchia, ritenuta platonicamente, almeno per l'epoca, la forma di governo naturale, è soggetta ad una deformazione essenziale trasformandosi in Tirannia, caratterizzato dall’egoismo dispotico.
Per cui la stessa Tirannia verrà soppiantata dal governo dei cittadini “giusti” ovvero l’Aristocrazia, ma l’inevitabile essenza egoistica dell’uomo porterà alla degenerazione anche l’Aristocrazia che si trasformerà in Oligarchia. Il “governo dei pochi” verrà capovolto da popolo con sete di potere, che istituirà la forma più sviluppata di governo ovvero la Democrazia.
A questo punto occorre fare un'analisi della nostra situazione attuale visto che siamo in un periodo storico, da tutti definito, democratico.
Secondo Polibio la degenerazione della Democrazia porta alla Oclocrazia e gli elementi che portano a questa trasformazione possono essere individuati nella perdita di quegli elementi che contraddistinguono questa "forma di governo" ossia il governo del popolo.
Quando i governanti non sono più l'espressione diretta del pensiero dei governati si passa all'Oclocrazia.
Ora le considerazioni che si possono fare sulla nostra situazione politica sono tante ma possiamo trarre uno spunto generale di riflessione:
Credete e sentite i nostri governanti come espressione espressione della volontà del popolo?se no perchè? troverete le risposte...
Secondo Polibio dopo l'Oclocrazia ciclicamente si riparte di nuovo con la Monarchia, ma forse non aveva in mente che in un paese chiamato Italia un giorno si sarebbe andati oltre, e che grazie ad una sorta di quarto potere, un giorno si sarebbe creata una "zona grigia" tra Oclocrazia e Monarchia che potrebbe essere definita Regime democratico mediatico.
L'unica cosa che ci consola, ringraziando Polibio, è che anche quest'ultimo ciclicamente è destinato a sopperire... speriamo almeno di non dover aspettare troppo...
Alcune teorie del passato possono sorprendentemente ritornare ad essere molto attuali. Una di queste è quella di uno storico greco vissuto nel II Secolo A.C. di nome Polibio.
Costui era profondo conoscitore della politica greca, nonché appassionato di quella romana da cui prende spunto per elaborare la c.d. teoria dell'anaciclosi.
In questa analisi Polibio ipotizzò l’esistenza di un ciclo, alla stregua di un ciclo biologico, che alterna i vari tipi di sistemi politici. Egli divide le strutture politiche in 3 positive, ossia Monarchia, Aristocrazia e Democrazia, e in 3 negative, quali, Tirannia, Oligarchia e Oclocrazia. La teoria riprende anche il principio di decadimento in base al quale ogni cosa prodotta dall’uomo è destinata a degenerare. Quindi ogni sistema politico è destinato a svilupparsi, evolversi, a degenerare e ad essere superato, finché il ciclo non ricomincerà.
Ogni sistema positivo degenerandosi si trasforma in uno negativo, quindi la Monarchia, ritenuta platonicamente, almeno per l'epoca, la forma di governo naturale, è soggetta ad una deformazione essenziale trasformandosi in Tirannia, caratterizzato dall’egoismo dispotico.
Per cui la stessa Tirannia verrà soppiantata dal governo dei cittadini “giusti” ovvero l’Aristocrazia, ma l’inevitabile essenza
A questo punto occorre fare un'analisi della nostra situazione attuale visto che siamo in un periodo storico, da tutti definito, democratico.
Secondo Polibio la degenerazione della Democrazia porta alla Oclocrazia e gli elementi che portano a questa trasformazione possono essere individuati nella perdita di quegli elementi che contraddistinguono questa "forma di governo" ossia il governo del popolo.
Quando i governanti non sono più l'espressione diretta del pensiero dei governati si passa all'Oclocrazia.
Ora le considerazioni che si possono fare sulla nostra situazione politica sono tante ma possiamo trarre uno spunto generale di riflessione:
Credete e sentite i nostri governanti come espressione espressione della volontà del popolo?se no perchè? troverete le risposte...
Secondo Polibio dopo l'Oclocrazia ciclicamente si riparte di nuovo con la Monarchia, ma forse non aveva in mente che in un paese chiamato Italia un giorno si sarebbe andati oltre, e che grazie ad una sorta di quarto potere, un giorno si sarebbe creata una "zona grigia" tra Oclocrazia e Monarchia che potrebbe essere definita Regime democratico mediatico.
L'unica cosa che ci consola, ringraziando Polibio, è che anche quest'ultimo ciclicamente è destinato a sopperire... speriamo almeno di non dover aspettare troppo...
3 commenti:
ho apprezzato molto questo post. L'interrogativo con cui concludi è inquietante...
già..anche Polibio era contro Silvio
Verrà anche l'epoca della grammatica?
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