giovedì 3 gennaio 2008

La prescrizione per i reati finanziari

Nel diritto penale si ha l'estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. Il nostro art. 157 c.p. prevede che il tempo necessario per la prescrizione varia a seconda della pena.
Questo è uno dei punti da cui bisogna partire per spiegare come mai i reati finanziari, come il famoso falso in bilancio, sono stai abrogati in modo sostanziale ma non in quello formale.

Spesso si sentono politici che affermano che il reato di falso in bilancio è ancora in vigore ma non spiegano quali sono le condizioni che sono state introdotte affinché si possa procedere per questa tipologia di reato e che fanno si che sostanzialmente è come se non ci sia più.
Il reato di falso in bilancio si prescrive, secondo le norme del codice civile, in 4 anni (art. 2621 c.c.) e nel caso in cui cagioni un danno al socio o al creditore in 6 anni (art. 2622 c.c.).
Il reato di falso in bilancio prima di queste modifiche si prescriveva in 15 anni!!!
Immaginatevi che, con la lentezza dei processi in Italia, se si arriva in Appello è già tanto comunque quasi sempre la prescrizione interviene prima che il processo passi in giudicato. Secondo voi un amministratore non si fa prima due calcoli e decide se gli conviene rischiare falsare il bilancio?... tanto in carcere quasi sicuramente non ci andrà.
Una incredibile condizione di procedibilità (escluse le società quotate in borsa) affinché si possa indagare sul falso in bilancio è la querela da parte del socio pensate che se questo è il socio di minoranza è molto probabile che non venga mai a sapere del falso in bilancio.
L'altro escamotage che è stato introdotto con il Decr. Legislativo 61/2002, è quello della soglia di punibilità, infatti per essere punibile il falso in bilancio deve determinare una variazione del risultato economico di esercizio superiore al 5% o ci deve essere una variazione del patrimonio netto di superiore all'1%... figuratevi quanto di quanto possono falsare il bilancio senza essere puniti le società grosse!!!
E inutile che ci prendano per il culo dicendoci che il falso in bilancio non è stato penalizzato perché, sebbene formalmente è così, è evidente che le condizioni che fanno si che chi commette il falso in bilancio venga punito sono state ridotte all'osso... sostanzialmente si può parlare di depenalizzazione.
Prendiamo come esempio la modifica di un altro reato: l'omicidio...
un giorno, con un decreto legislativo, si aggiungono delle condizioni che devono sussistere affinché si possa essere accusati di questo reato... quindi oltre aver ucciso, bisogna:
-che la vittima abbia superato i 32 anni e che un familiare di quest'ultimo, che sia residente all'estero, deve querelare il presunto omicida.
Si penserebbe subito che il capo del governo è pazzo, e che assieme a qualche suo ministro, ha parecchi amici che sono stati accusati di omicidio...

P.s. Per approfondire l'argomento leggete il libro di B.Tonti Toghe Rotte

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