mercoledì 9 luglio 2008

La vecchiaia serena... (LicioGelli / P2)



«Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa in 53 punti». (28 settembre 2003, Licio Gelli intervistato da Repubblica).
Era mattina presto quando il 17 marzo, il colonnello della G.d.F Vincenzo Bianchi, su istruzione di due magistrati che indagavano sul “rapimento” del finanziere siciliano Michele Sindona, Gherardo Colombo e Giuliano Turone, tra gli archivi della fabbrica di Gelli, la “Giole”, vicino ad Arezzo, trovò e sequestrò la lista degli appartenenti alla loggia P2. Una lista di quasi mille nomi, probabilmente incompleta.
I nomi sono nomi di persone potenti, sono nomi di ministri, nomi di parlamentari e di banchieri, nomi di capi...dai Servizi Segreti alla Guardia di Finanza, dall’Esercito all’Aeronautica. Sono nomi di giornalisti. Sono nomi di imprenditori e nomi di magistrati. Un nome per ogni posto chiave. Sono tutti nomi di persone che, oltre trent’anni fa, decisero il nostro futuro.
Nel Luglio del 1982 fu sequestrato alla figlia di Gelli il programma della P2 (link), il “Piano di rinascita democratica”. Nient’altro che un lucido e spregiudicato piano di dominio.
Vediamo alcuni dei principali punti.
La loggia si proponeva di portare la Magistratura sotto l’influenza del potere politico attraverso principalmente due mosse: rendere il Consiglio Superiore della Magistratura responsabile di fronte al Parlamento e la separazione delle carriere per i magistrati, anche eventualmente con una modifica della Costituzione. Non c’è bisogno che mi dilunghi troppo per sottolineare l’estrema attualità di questi argomenti.
Loro obiettivo primario era quello di mettere sotto controllo i mass media. Furono forse tra i primi a capire che l’equazione controllo mass media = controllo opinione pubblica era esatta almeno quanto E = mc2 .
Anche qui l’azione si strutturava in più punti.
Avendo già scalato il Corriere della Sera, attraverso i Rizzoli e con prestiti della IOR, i nostri massoni sostenevano che bisognasse eliminare il monopolio della RAI. Bisognava infiltrare giornalisti nelle principali testate giornalistiche, e sfruttarli per rendere onori nei loro articoli al politico colluso di turno, per fargli interviste compiacenti, per dargli fama presso l’opinione pubblica.
Riguardo a questo obiettivo non si può dire che non siano stati maestri, e forse neanche loro allora avrebbero creduto alla facilità con cui si poteva raggiungere. Ognuno di voi può citare almeno una trentina di giornalisti compiacenti, altri molti di più. Viviamo ormai in una società in cui ciò che non viene detto in TV non è successo. I mass media come rivelatrici di verità ufficiali....quasi sempre dogmatiche....quasi mai credibili, per le persone che approfondiscono (e in questo internet è una delle poche sacche di resistenza!).
Gelli indicava poi come meta fondamentale del suo Piano la rottura dei sindacati. Che è puntualmente arrivata, nel 2002, quando si sono spaccati sulla legge 30 (chiamata ingiustamente legge Biagi). Legge che ha regalato la libertà dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori alle grandi e medie imprese e il precariato, con tutto ciò che comporta, ai lavoratori.
Nel suo piano Gelli auspicava anche la revoca della valenza legale della laurea, in modo da dissuadere i giovani ad iscriversi nelle Università. Secondo lui l’Università di massa avrebbe creato un esercito di giovani acculturati e in gran parte disoccupati. Questo esercito sarebbe stato molto pericoloso perché più difficile da imbrigliare attraverso la propaganda mediatica, sarebbe stato potenzialmente eversivo (nel suo modo molto curioso di intendere l’eversione). Questo punto non è stato attuato, e infatti siamo qua, ci stiamo organizzando, laureati e no, ci scambiamo informazioni, quelle che i media compiacenti e asserviti non ci vogliono raccontare. Manifestiamo. Resistiamo.
Se la massoneria deviata è ancora e più che mai viva e in salute, come la gestione della Seconda Repubblica ci ha tristemente dimostrato, noi non dobbiamo essere da meno, stavolta abbiamo un’arma in più: internet..se bene usata, potrà fare la differenza.

P.S. Questa è una ricevuta a caso di iscrizione alla p2 (link)

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2 commenti:

julie ha detto...

Ma la ricevuta dell'iscrizione di Berlusconi alla P2 da dove viene fuori?
Purtroppo si sa che la loggia massonica è ANCORA SCHIFOSAMENTE ATTIVA.
Consiglio un film di ricostruzione dei fatti collegati invece alla morte di Calvi, della Columbia Tristar Films Italia è intitolato "I banchieri di Dio" per chi non l'avesse ancora visto. E' stato realizzato con il sostegno del Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le attività Culturali nel 2002.
Da guardare con occhio critico come ogni ricostruzione dei fatti....

Generazione V ha detto...

ciao julie
la ricevuta non so da dove sia venuta fuori e se sia effettivamente quella vera...ma se metti su google immagini la parola P2 esce piuttosto spesso!
sinceramente non ho approfondito l'argomento ma anche se nn fosse l'originale è cmq pacifico che lui era iscritto alla p2 con quel numero di tessera..