mercoledì 9 gennaio 2008

I costi del Vaticano e il meccanismo diabolico dell'8 x 1000

Curzio Maltese, giornalista de 'La Repubblica', ha fatto una seria e presumiamo difficilissima inchiesta su quanto ci costa la chiesa a noi italiani e sul sistema dell'8 x 1000.
Facendo un'approssimazione per difetto, quindi la cifra potrebbe essere ben più ampia, Maltese ha calcolato che la chiesa non ci costa meno di 4,5 Miliardi di euro l'anno!!!!
I dati che vengono presi in considerazione per calcolare questi costi sono: gli introiti dell'8 x 1000, i vari finanziamenti (un es. l'ora di religione nelle scuole), eventi speciali (un es. il giubileo), le varie convenzioni con la sanità e le scuole private, un'esenzione fiscale a larga scala (pensate solo agli sconti su Irap, Ires e, dulcis in fundo, l'Ici e non solo sui luoghi di culto ma anche su tutte le attività commerciali collegate alla chiesa...pensate solo agli immobili che sono in possesso della Chiesa a Roma).
Quanto, secondo voi, di questi 4,5 Miliardi vengono destinati ad opere di carità? solo il 20% il resto va diviso tra il sostentamento dei preti e la Cei...
Riportiamo qui un piccolo estratto dell'articolo di Curzio Maltese:
[...] Il meccanismo dell'otto per mille sull'Irpef, studiato a metà anni Ottanta da un fiscalista all'epoca "di sinistra" come Giulio Tremonti, consulente del governo Craxi, assegna alla Chiesa cattolica anche le donazioni non espresse, su base percentuale. Il 60 per cento dei contribuenti lascia in bianco la voce "otto per mille" ma grazie al 35 per cento che indica "Chiesa cattolica" fra le scelte ammesse (le altre sono Stato, Valdesi, Avventisti, Assemblee di Dio, Ebrei e Luterani), la Cei si accaparra quasi il 90 per cento del totale. Una mostruosità giuridica la definì già nell'84 sul Sole 24 Ore lo storico Piero Bellini. [...]
In pratica il 35% mette la propria scelta tra le opzioni, il restante 6o% che non sceglie nessuna opzione viene diviso, sempre tra le confessioni religiose, prendendo come criterio di ripartizione quello del 35%...contrariamente quello che si pensa se uno non segna un'opzione la scelta non va allo Stato ma sempre alle confessioni religiose e paradossalmente la Chiesa cattolica prende più soldi da quelli che non indicano niente. Come dire... il 35% decide per tutti!

Articolo di Curzio Malese sui costi della Chiesa allo Stato Italiano
Intervista a Maltese su CrozzaItalia
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1 commento:

Anonimo ha detto...

alleluja alleluja, alla "Cara Chiesa" non bastava la sola e semplice carità??? ormai non stupisce niente e sono queste le parole da temere, perchè non ci stupiamo più per questi modi di fare. Chiesa e stato quando si tratta di spillare danaro sono concordi al 100%!...eh si, lo stato è sempre più religioso e la chiesa sempre più laica. E' questo il cristianesimo? o stiamo facendo "concorrenza sleale" agli Ebrei che di rubare nel prossimo hanno esperienza plurisecolare?...Mahh!?!?
Andiamo in pace (a pagare)!