"Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. "
Questo diceva Giovanni Falcone e dopo tanti anni l'Italia continua ad essere un paese strapieno di gente che muore e continua a morire ogni giorno. Che ogni giorno ammazza la propria dignità, la propria coscienza.
Le Istituzioni, o quello che dovrebbe rappresentarci, continuavano a morire ogni giorno quando Falcone era in vita, come quando mori il CSM nominando Meli procuratore capo al posto di Falcone. Oggi continuano a morire ogni giorno quando ricordano Falcone, e tutti quelli che hanno fatto la lotta alla mafia e hanno pagato con la vita, solo con le cerimoniose commemorazioni e le sfilate con gli stendardi trasudanti di sangue. Noi tutti muoriamo ogni giorno sopportando che certa gente indegna (moralmente e giudiziariamente) continua a rappresentarci in parlamento e nelle istituzioni.
Solo il risveglio delle coscienze individuali e l'indignazione per tutte le sopraffazioni continue che da italiani siamo costretti a subire in silenzio giorno dopo giorno potrà essere l'inizio per poter finalmente camminare a testa alta davanti a chiunque.
Concludendo con un altra frase di Giovanni Falcone "Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana."
PS Oggi nel giorno del ricordo della strage di Capaci ci sono delle novità sui mandanti dell'omicidio di Mauro Rostagno, un giornalista un altro dei tanti poco ricordati, ucciso anch'esso dalla mafia.
Il gip di Palermo ha emesso 2 ordini di arresto per Vincenzo Virga, già capo del mandamento mafioso di Trapani, detenuto a Parma, indicato come mandante, e Vito Mazzara, indicato come esecutore materiale. I 2 indagati avrebbero proceduto in concorso con il vecchio capomafia trapanese Francesco Messina Denaro, morto durante la latitanza. (articolo)Questo diceva Giovanni Falcone e dopo tanti anni l'Italia continua ad essere un paese strapieno di gente che muore e continua a morire ogni giorno. Che ogni giorno ammazza la propria dignità, la propria coscienza.
Le Istituzioni, o quello che dovrebbe rappresentarci, continuavano a morire ogni giorno quando Falcone era in vita, come quando mori il CSM nominando Meli procuratore capo al posto di Falcone. Oggi continuano a morire ogni giorno quando ricordano Falcone, e tutti quelli che hanno fatto la lotta alla mafia e hanno pagato con la vita, solo con le cerimoniose commemorazioni e le sfilate con gli stendardi trasudanti di sangue. Noi tutti muoriamo ogni giorno sopportando che certa gente indegna (moralmente e giudiziariamente) continua a rappresentarci in parlamento e nelle istituzioni.
Solo il risveglio delle coscienze individuali e l'indignazione per tutte le sopraffazioni continue che da italiani siamo costretti a subire in silenzio giorno dopo giorno potrà essere l'inizio per poter finalmente camminare a testa alta davanti a chiunque.
Concludendo con un altra frase di Giovanni Falcone "Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana."
PS Oggi nel giorno del ricordo della strage di Capaci ci sono delle novità sui mandanti dell'omicidio di Mauro Rostagno, un giornalista un altro dei tanti poco ricordati, ucciso anch'esso dalla mafia.
Qui sotto il video dell'ultimo intervento di Paolo Borsellino dopo la morte del suo amico Falcone:
2 commenti:
ottimo .
23 maggio 2009
Chiuso per lutto - 23 Maggio 1992
Chiuso per lutto.
(23 Maggio ’92; 19 Luglio ‘92)
Basta così, giù il sipario, non me la sento stasera. Si chiude. Vi rimborso il biglietto. Lasciamo Guerrino per un bel po’ a sbrogliarsela con le tenebre sul ciglione dell’abisso. Gli farà bene anche lui vegliare in questa notte d’ulivi della Sicilia. Sicilia Santa, Sicilia Carogna, Sicilia Giuda, Sicilia Cristo. Battuta, sputata, inchiodata palme e piedi a un muro dell’Ucciardone, fra siepi di sudari in fila e rose di sangue marcio e spine di sole e odori sull’asfalto di zolfo e cordite…Isola leonessa, isola iena. Cosa di carne d’oro, settanta volte lebbrosa. No, non verrà Guerrino a salvare con la sua spada di latta a cavallo di Macchiabruna… nessun angelo trombettiere nel mezzogiorno al Giudizio suonerà per la vostra Pasqua, poveri paladini in borghese, poveri cadaveri eroi, di cui non oso pronunziare il nome…Non vi vedremo mai più sorridere col telefono in una mano e una sigaretta nell’altra, spettinati, baffuti, ciarlieri…Nessuna mano solleverà la pietra dei vostri sepolcri…Nessuna schioderà le bare dalle maglie di bronzo.Forse solo la tua, bambino.
GESUALDO BUFALINO (SCRITTORE)
http://danieleandaloro.blogspot.com/2009/05/chiuso-per-lutto-23-maggio-1992.html
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