mercoledì 16 aprile 2008

Senza parole


L'esito dei risultati elettorali momentaneamente ci ha lasciato senza parole... se vi va lasciate un commento voi

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma "quando il gioco si fa duro..."?

Ora è il momento di darsi da fare e non abbandonarsi all'oblio.
I DIRIGENTI SCONFITTI DEVONO ANDARSENE.
Da ora bisogna lavorare per le prossime elezioni e non mezz'ora dopo che sarà caduto il governo.

E COMINCIAMO DAL V2DAY DEL 25 APRILE

Io ci sono. Angelo

prova ha detto...

Si angelo hai ragione... ma cmq per almeno 2-3 giorni sarò sconcertato... poi ci rimettiamo in moto e cerchiamo di costruire qualcosa...

Anonimo ha detto...

Se Prodi con Veltroni vice ministro nel 96 avessero finalmente risolto il conflitto di interessi sicuramente non ci sarebbe il nano a completare il suo progetto che nasce dalla p2...se l'opposizione vuole vincere alle prossime elezioni deve cambiare gli uomini e il modo di pensare in modo netto

Anonimo ha detto...

senza parole?? mi contengo mi censuro mi son messo del bostick sulla bocca la cosa più ridicola è che si spendono fiumi di parole per analizzare un nano volgare dandogli cosi la patente da politico quando la realtà il problema è uno solo sono ventanni che la mafia controlla la TV Italiana non gli serve manco più la lupara per mettere paura alla gente ventanni di martellamento mediatico di menzogne di manipolazione di plagio basta ho detto che mi censuravo...

Anonimo ha detto...

ma perchè siete tanto incazzati?
domanda di riserva: chi ha abbattuto le torri gemelle?

a presto,
M

Anonimo ha detto...

ora preparatevi alla chiusura dei blog o a qualcosa di simile

Anonimo ha detto...

bastava fare la legge sul conflitto di interessi nel 1996 e il nano non sarebbe stato nemmeno piu in Italia..
colpa della sinistra d'alemiana che ancora è ijn mezzo alle palle

Anonimo ha detto...

Se Berlusconi è nuovamente al potere è senz'altro colpa di una disinformazione degli elettori ed un appiattimento morale che ci allontanano dalla politica. Ma la gente di sn continua a darsi la zappa sui piedi dando le colpe a Veltroni, che imbecilli. La cose che mi intristiscono sono due.
La prima è che oggi Berlusconi passa per essere LA DESTRA ITALIANA e questo mi rode perchè ormai abbiamo perso quei valori da un pezzo.
Ma la cosa che mi dà veramente fastidio è che la nostra Italia non merita di essere governata da un farabutto e aprofittatore come Berlusconi...ma sinceramente non penso che governerà molto peggio del PD. Mi consolo con il fatto che non riesco nemmeno ad immaginare quale altra legge ad personam possa inventarsi visto che ha già fatto tutto nei 5 anni precedenti!

Quasar ha detto...

C'è un momento in cui anche gli uomini di potere diventano nient'altro che fantocci che servono come spauraccchio da odiare per la gente. E' questo il momento, magari ora cominceranno tutti ad odiarlo, ma soltanto perché sembra più lecito. Ormai sta li solo perchè lo minacciano, è il garante dei mafiosi. Deluderà anche i neo-borghesi, sono daccordo con chi dice che andava mandato via prima.
Ma in un paese in cui la gente non conosce i propri diritti e non lotta per essi non ci si può aspettare nessun tipo di protesta. Se non crocette, firmette e leccare il gelato davanti a Beppe Grillo.

Anonimo ha detto...

giovedì 3 aprile 2008
Su Malpensa e sul “sistema paese”


Il caso Malpensa è l’esempio chiarissimo su come funzioni il concetto di “sviluppo economico” e “sistema paese” in italia.
Lo scalo lombardo è stato deliberatamente sabotato da Roma capitale fin dalla sua attivazione.
Ricorderete le continue notizie, per lo più ingigantite, sugli incidenti e furti ai bagagli per scoraggiare i viaggiatori. Come se a Fiumicino queste cose non avvenissero. Negati i finanziamenti per i collegamenti stradali e ferroviari veloci con il Piemonte e perfino con Milano.

Se Malpensa avesse ricevuto UN MILLESIMO delle risorse destinate dallo stato per le finte grandi opere del Sud come nella piana di Gioia Tauro, stabilimenti Fiat vari, leggi per Roma Capitale, cassa per il Mezzogiorno, Giubileo e via elencando, sarebbe divenuto il più efficiente aeroporto d’Europa a livello degli scali giapponesi. Per non dimenticare il colossale costo della cosiddetta “lotta alla mafia”, una messa in scena criminosa per celare che a 150 dall’unità “nazionale” il Mezzogiorno non è stato ancora integrato.

Usuale la tattica.
Prima il tricolore ha sabotato ogni opera pubblica a cominciare dalla TAV per collegare Malpensa con il resto della Padania, ostacolando in ogni modo il Corridoio 5. Poi ha fatto enunciare dai suoi STRISCIANTI CAMERIERI come Beppe Grillo che lo scalo è una “cattedrale nel deserto” poiché privo di infrastrutture di collegamento.
L’Alitalia è l’unica compagnia aerea che perde sull’hub lombardo, quindi il problema è la compagnia di bandiera-zombie dello stato-zombie, non l’aeroporto della brughiera.

La verità è singolarmente banale; Roma Capitale non ha voluto che la Padania avesse il suo aeroporto per timore forse che ciò portasse a una qualche forma di secessione.
Ah, SECESSIONE, il vocabolo più temuto lungo le sponde del Tevere. Lo stesso motivo per cui l’Urbe supporta e incoraggia le opposizioni “locali” ad ogni velocizzazione del trasporto passeggeri e merci dalla Padania verso l’Europa.
La questione degli slot è paradossalmente indicativa su cosa si intenda per “liberalizzazioni” in questo paese.
Nello stato in cui non si riescono a espellere neanche i clandestini riottosi si vorrebbe OBBLIGARE, bloccando gli slot a Malpensa, i cittadini del Settentrione ad andare a Roma usando le peggiori ferrovie e le più care autostrade d’Europa. A dispetto di ogni logica di mercato, regolamento europeo, uso del buon senso sulla gestione delle rotte aeree; a dispetto del fatto che Il 70% di tutto il traffico aereo passeggeri ed una percentuale perfino maggiore del traffico merci sia richiesta nel Settentrione. L’unico stato al mondo che vuole ubicare l’hub lontano dalle zone a maggiore richiesta di trasporto via cielo.

L’ Alitalia è la compagnia di bandiera comunale di Roma, preferisce spostare i passeggeri piuttosto che i dipendenti che sono per l’80% ROMANI e probabilmente per il 95% entrati in compagnia dietro raccomandazione come costume diffuso nella “capitale”.
La casta vorrebbe costringere merci e passeggeri ad andare a Fiumicino, nell’aeroporto che qualche anno fa fu giudicato il peggiore d’Europa dopo Atene. Addirittura limitando PER LEGGE non PER MERCATO i voli internazionali dagli aeroporti minori. La nuova legge sul trasporto aereo promossa dal governo Prodi è stata definita testualmente “ridicola” da un portavoce di Ryanair.

Roma capitale vaneggia di “statalismo” e “assistenzialismo” per Malpensa. Non considerati invece “assistenzialismo” i MILIARDI DI EURO REGALATI all’acquedotto pugliese, per il salvataggio del Banco di Napoli e Banca 121, Sicilcassa, e MOLTISSIMI altri casi. E che dire dei 250 milioni di euro recentemente erogati, A FONDO PERDUTO, dall’esecutivo unionista per il SOLO stabilimento Fiat di Termini Imerese in Siclia. Dopo che l’azienda “torinese” aveva stabilito di chiuderlo assieme ad Arese.
A chiudere è stato solo Milano, come al solito.

Prendersela solo con Roma è troppo comodo, tuttavia.
La decadenza di Malpensa è anche colpa dell’ottusa mentalità lombarda che antepone le autostrade alle ferrovie, gli interessi privati ai servizi pubblici.
Quello che i leghisti, in particolare, non capiscono è che in tutto il mondo chi deve prendere l’aereo PREFERISCE raggiungere l’aeroporto sui MEZZI PUBBLICI a non dovere scomodare amici e parenti per farsi dare uno “strappo”. Oppure lasciare l’automobile abbandonata nei parcheggi aeroportuali a rischio intemperie, danneggiamento o furto anche nelle strutture a pagamento, teoricamente sorvegliate.

Malpensa doveva e dovrebbe esere ben collegata SOLO dalle ferrovie e metropolitane. Il Malpensa Express dovrebbe partire anche da Torino, Genova, Bologna, Verona su binari TAV. Sicchè la gente non vuole partire da case 12 ore prima per andare a prendere un volo, scontate le attese tecniche del checkin e altro.
E con BIGLIETTI RIDOTTI. Come succede per le vergognose “promozioni” che i fanatici di Trenitalia smerciano per andare a Roma a o nel Meridione o sulla TAV Roma-Napoli.
Ci vuole così tanto a capirlo?
Evidentemente sì.

Il sistema aeroportuale lombardo sconta la stupidità dei polentoni che per anni non hanno capito che fino dall’inizio il progetto di Roma capitale era QUELLO DI FARE FALLIRE l’hub.
Adesso è troppo tardi. E’ troppo tardi per tutto.
Per Malpensa e per l’Alitalia. In verità per tutta l’italia terminale destinata ad divenire una penisola desolata, un simulacro di stato sviluppato, all’oblio della storia con la esse maiuscola.
L’approdo finale del “sistema paese” discende dal cielo verso l'inferno del terzo mondo.

F. Maurizio Blondet